giovedì 15 marzo 2007

GRECO&BILIARDO

Martedì 13 marzo.

Sulla tastiera del mio computer trovo un braccialetto thailandese, me l'ha prtato M. dal viaggio che ha appena fatto. Lui un regalo a me?

Ma allora anche qui ogni tanto ci si lascia un po' andare, si crea quel clima un po' rilassato, si va al di là del mero rapporto di lavoro...mi ricredo quando fuori dall'ufficio, prendo l'ascensore con una "collega". Le chiedo come va. Si mette il dito davanti alla bocca, getta un'occhiata alla porta dell'ufficio e indica l'ascensore. Non emette un suono. Le chiedo di cosa si occupa esattamente e si ripete la mimica. In ascensore, sospirando, mi dice che ha tanto lavoro da fare. Mi veniva da ridere a pensare all'ufficio a Milano, alle grandi litigate, alle risate, alle battute, agli skleri...qui invece silenzio. Un atteggiamento del genere però mi fa capire che chi lavora deve farlo duramente e chi comanda pretende. Per spiegare la situazione aggiunge: senti anche tu cosa si dice in ufficio. Quando parlano bisbigliano, se alzano la voce parlano veloci e già devo capire le mie conversazioni con la cassa dello stereo sopra la testa...figuriamoci se aguzzo le orecchie...Annuisco e non chiedo più nulla.

Astoria la sera ci fornisce una bella cenetta greca che mi ricorda tanto quest'estate..tzazicki, suvlaki, melanzane (niente mussaka silvia!). Poi arriva la mia prima volta a BILIARDO.
Mai provato, sempre considerato un gioco noiosissimo invece è stato molto bello. Io e Fernando contro Azzurra e Fulvio. Tante risate, nessun vincitore però ora...so "usare" la stecca!Posto visto solo nei film, molto americano.

Ieri sera ho visto Dopo mezzanotte. Se vi piace la mole di Torino e siete appassionati del museo del cinema, il film può piacere. Un dualismo film-realtà che senza un Pasotti impacciato, una storia di poco spessore e un finale ridicolo, sarebbe potuto essere più enfatizzato.

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