mercoledì 29 giugno 2011

Da nessuno vicino è normale

“Un luogo non è mai solo ‘quel’ luogo: quel luogo siamo un po’ anche noi. In qualche modo, senza saperlo, ce lo portavamo dentro e un giorno, per caso, ci siamo arrivati”. Antonio Tabucchi

Oggi accade che uno straniero, al suo arrivo a Milano, inizi il suo soggiorno al Paolo Pini. Risieda in ostello, mangi al ristorante, passeggi nel grande parco, vada a teatro e solo dopo si addentri in città: soste di cultura materiale (il cibo) che confortano l’immaginario (il teatro).

Olinda è nata 15 anni fa con l’obiettivo di superare l’Ospedale Psichiatrico Paolo Pini di Milano. Il punto di partenza è stato ricostruire le biografie delle persone e contemporaneamente trasformare gli spazi chiusi in luoghi aperti. C’erano molte persone e anche tanto spazio, ma sia le relazioni che lo spazio erano configurati in forma di distanza: reparti, corridoi, diagnosi, muri, recinti.

Olinda è nata per raccontare storie. Storie di persone e storie di spazi, di come le persone e gli spazi cambino. Sappiamo quanto sia difficile dare forma a una propria storia, riconoscere una trama in ciò che facciamo, diventare protagonisti della propria vita. Abbiamo scoperto che gli spazi sono abitati da desideri e sogni.

Chi viene al Paolo Pini può toccare con mano il lato concreto di un sogno che, per essere realizzato, ha bisogno di essere continuamente sognato.

Il programma del festival "da vicino nessuno è normale"

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