giovedì 15 marzo 2007

TUTTO VERO

Mercoledì 14 marzo.
Ieri freddo, oggi caldo. La temperatura è schizzata verso l'alto e per strada ci sono persone in maglietta, ragazze con vestiti senza calze, persone in infradito..Io non riesco a passare da un maglione alla cannottiera quindi per oggi sono ancora in stile invernale..quando cammino sudo, vorrei tirarmi via gli stivali e lasciare da qualche parte il cappotto.
Dai Fra vai solo in quel negozio e poi a casa ti cambi...Andando verso la mia metà vedo un negozio che mi ha fatto tornare bambina: una cartoleria enorme. (Vi dico il mio sogno di quando ero piccola: dopo il pompiere aprire una cartoleria). Avevo già notato il giorno prima un posto simile poco prima ma non avevo collegato il fatto che i negozi con gli stessi prodotti si trovano nella stessa via e così ho battezzato quel posto il paper district! Diverse cartolerie fornitissime, con tante di quelle cose che ci vuole del tempo solo a capire cosa servono. Tutto ciò che è carta, tutto ciò che si può creare e addirittura..tavoli e librerie di cartone!
Proseguo e non mi faccio attrarre da Old Navy e H&M, ma quando vedo uno store enorme che vende tutto e di più per casa e ufficio..non resisto. Guardo tutto, apprezzo la fantasia nell'inventare le cose più assurde e inutili, rubo qualche idea e compro un appendino di plastica da attaccare alla porta. Cammina...cammina, con sempre più caldo addosso raggiungo Brooklyn Industries. Avevo notato che Fulvio aveva una felpa con un logo molto particolare: il tipico serbatoio d'acqua!
Entro e come al solito mi sento l'"Hi" dovuto e scontato del commesso, dopo poco però inizamo a parlare e scopro che è messicano, così gli racconto del viaggio in messico. Esco contenta per qualche sorriso sincero ricevuto, con un fortissimo adesivo del logo in mano (e un portafoglio nuovo in borsa!).
Ho il puntello con Beppe, ma fa caldo e in un locale con gli stivali, le calze pesanti...meglio cambiarsi. A casa mi prende un po' di prigrizia, ma sono tenace ed esco di casa un po' tardi. Esco con maglietta e giacca senza sciarpa, guanti, cappello...avessi avuto dei sandali...
Sulla W4 vedo un camioncino della Fox e dei lampeggianti a distanza. Arriva un messaggio di Beppe chiedendomi dove fossi e dicendomi che c'era appena stata una sparatoria. Sono basita. Provo a raggiungere il locale dove mi aspetta, ma scopro subito che è la zona isolata, accerchiata da centinaia di poliziotti. A ogni angolo poliziotti, cavalli che corrono, fbi, elicotteri con fari che illuminano a giorno le strade. Per strada si parla di un morto, di una macchina, una moto..tutti guardano verso un incrocio, ma pochi sanno quello che è successo. Chi è all'interno dell'area non può uscire. Bisogna aspettare. Purtroppo non è la ripresa di un film d'azione, ma realtà. Un cameriere, due poliziotti e il pazzo sono morti. E io per un po' di caldo e una doccia non ero in quella via o in quel locale dove sarei potuta uscire solo dopo l'una di notte.
Non uno, tanti angeli attorno a me!

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